sabato 25 maggio 2013

Dietrofront di Ruby "Cavolate e bugie"



- Milano, 25 mag. - "Fandonie, cavolate, bugie, panzanate". A Ruby non manca la ricchezza di vocabolario per spiegare ai giudici del processo a carico di Fede, Mora e Minetti che tutto quanto raccontato durante le indagini sul "bunga bunga", nell'estate del 2010, era frutto della sua fantasia. "Mi dispiace avere mentito ai pm, a quell'eta' non sapevo che ruolo avessero", si giustifica oggi la ragazza durante il controesame, seguito al lungo interrogatorio della scorsa udienza. "E come mai - incalza il pm Antonio Sangermano, che ironizza su una sorta di 'preveggenza' di Ruby - queste bugie a volte erano uguali a quanto ci hanno poi riferito altri testimoni?". "Coincidenze", replica Karima El Marough, apparsa un po' piu' tesa rispetto alla sua 'prima volta' in aula, ma determinata a esporre quella che definisce piu' volte "la mia verita'".
Eccola, allora, la versione di Ruby, ed e' molto diversa da quella riferita ai pm quando si trovava in comunita' ed erano gli albori dell'inchiesta che avrebbe coinvolto anche Berlusconi. Del resto, e' lei stessa a definire "fallibile la sua memoria, che non e' uno strumento elettronico", quando il pm le chiede conto di alcune intercettazioni. Nega che l'allora premier scopri' che era minorenne gia' alla sua seconda apparizione ad Arcore e le consiglio' di fingersi nipote di Mubarak. Smentisce di avere trattato con lui per ricevere una cifra da 5 milioni, come si potrebbe dedurre da un appunto sequestrato a casa sua. Dice di non avere mai fatto sesso a pagamento col calciatore Cristiano Ronaldo. "E se non l'ho fatto con lui che era bello, figuriamoci con Berlusconi".
  Chiarisce di avere mentito anche sulle raccomandazioni che la mamma le avrebbe fatto dopo aver saputo che frequentava Arcore.
  "Non so neanche se sa chi e', non guarda la televisione", ma poi afferma che la donna "guarda solo Al Jazeera".
Sulle serate a villa San Martino ricorda i bagni in piscina "ma tutte in costume, nessuna nuda", "le buste da due-tremila euro che ci dava Berlusconi" e che lei si "vergognava perche' erano tutte vestite bene e io no". "C'era competizione tra le ragazze?", domanda il pm Pietro Forno. "No", e' la sua risposta. Il magistrato allora le ricorda che nell'estate 2010 gli racconto' della 'gara' tra le ospiti a compiere "atti sessuali sempre piu' spinti" per ingraziarsi il padrone di casa. Ruby s'imbarazza solo una volta, quando l'accusa accenna alla proposta di avere un rapporto sessuale fatta a uno degli agenti della Volante che la fermarono. Ma la 'salva' il suo legale chiedendo di fermare l'udienza per rintracciare la trascrizione delle telefonata che poi non si trova, e la domanda resta sospesa. Ruby se ne va, molto sollevata, e il Tribunale fissa la requisitoria al 31 maggio.

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